I quaderni del Canale. Epopea breve dei Bartoli

I quaderni del Canale. Epopea breve dei Bartoli - copertina

Maurizio Bertoli, apprezzato docente di uno dei nostri corsi di Letteratura Italiana, è l’autore di I quaderni del Canale. Epopea breve dei Bartoli, Fallone Editore.

Un insegnante riceve i polmoni da un uomo appena morto: da allora la sua vita cambia e in modo apparentemente casuale prende il posto un tempo occupato dal padre del donatore: diventa guardiano della Diga da cui prende avvio il Canale Vacchelli, che si stacca dall’Adda in località Bocche di Marzano e percorre le campagne di Crema e di Cremona. Nella casa di Bocchi che gli è stata assegnata dal Consorzio Irrigazioni Cremonesi, il nuovo guardiano rinviene un dizionario, un manuale di letteratura, quaderni scolastici e no. Incrociando le testimonianze fornite da questa scarna documentazione e sopperendo alle lacune, talvolta con notizie fornite da testimoni orali, talaltra con ipotesi narrative che si collocano lungo il confine tra verosimiglianza e desiderio, il narratore ricostruisce in modo necessariamente parziale la modesta epica di una famiglia che ha vissuto una parte fondante della propria esistenza là dove il Canale nasce. I quaderni del Canale è un romanzo sulla genealogia, sul riconoscimento dello stato anteriore che frantuma il simbolo per farne segno. Segno che resiste al fiume in piena delle generazioni, al cambiamento di stato del mondo, come presidio di appartenenza.

Il libro è disponibile nelle librerie e nei siti online come, per esempio, Amazon e Ibs.

Di seguito la recensione comparsa su «La Provincia» di Lecco.

2 commenti su “I quaderni del Canale. Epopea breve dei Bartoli”

  1. Vale la pena di abbandonare qualche abituale occupazione, per immergersi e farsi portare da questo romanzo a più dimensioni, ricco di implicanze storiche e geografiche, che restituisce ogni cosa, ogni evento narrato, come velati da una particolarissima e varia impronta personale di formazione e di esperienza, in cui il lettore può riconoscersi e certo ritrovare qualcosa di sé. Il canale Vacchelli del fiume Adda, la casa del guardiano, nascondono mondi semplici e veri, vite affascinanti che si svelano a poco a poco, ma che sono destinate a conquistare il lettore.
    Il respiro di quei polmoni trapiantati (verità o finzione – l’autore stesso nella postfazione non lo rivela) ha origine o trascorre da una persona all’altra della famiglia Bartoli, da un luogo all’altro: pioppeto – distesa di mais sull’aia – cielo costellato – acque dolci in cui si scorgono pesci luminosi di dimensioni che possono variare come in un gioco, in una fiaba, o una materia in mani d’artista. E’ anche la storia concreta di materia umana, di lavoro, di studio e di ricerca che ha basi e testimonianze ancora permanenti. Insomma vale la pena di leggere, di dedicare del tempo e sostare senza fretta, nei pressi del Canale.

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