
Il giglio tra le spine, uno dei tre finalisti al Premio Città di Mestre 2025, è un romanzo corale: le voci dei diversi personaggi convergono in un’armonia narrativa.
Il romanzo, sempre illuminato da una vivace ironia, si presta a diversi piani di lettura: dalla satira politica alla critica sociale, dalla filosofia alle indagini per un omicidio.
Un altro tema che lo caratterizza è l’amore . Infatti, il titolo è ispirato ad un versetto del Cantico dei Cantici.
Il libro è disponibile nelle librerie ed on line sul sito dell’editore, Mazzanti Libri, nonché sulle principali piattaforme di vendita, quali, per esempio, Ibs, Libro Co o Amazon.
Angelo Paganini è socio e webmaster della Libera Accademia,
Il romanzo, pur non rientrando strettamente nel genere letterario, è stato, con un titolo leggermente diverso, finalista assoluto al GialloFestival 2024/2025 di Bologna, dove ha ottenuto una menzione d’onore per lo stile narrativo.
Altre recensioni:
- https://iosefossidio.wordpress.com/2025/06/28/il-giglio-tra-le-spine/
- https://primadeitastisulcuore.wordpress.com/2025/06/15/il-giglio-tra-le-spine/
- https://www.istitutocalvino.edu.it/blog/2025/06/il-giglio-tra-le-spine/
- https://unascuolatraimonti.wordpress.com/2025/08/28/il-giglio-tra-le-spine/

Il titolo dal Cantico dei Cantici è proprio un bel tocco!
Il giglio tra le spine è un romanzo che cattura fin dalle prime pagine grazie a una scelta narrativa intrigante: ogni capitolo è raccontato dal punto di vista di uno dei protagonisti. Questo espediente dona profondità ai personaggi, arricchisce la trama e crea una tensione narrativa che spinge il lettore a voltare pagina, desideroso di scoprire come andrà a finire.
L’assassinio, pur restando al centro dell’intreccio, diventa lo sfondo su cui si dipana una storia d’amore che, col passare del tempo, sembra affievolirsi, ma che nel momento del bisogno rifiorisce, maturando e trovando nuova linfa. Il contrasto tra il mistero e la rinascita del sentimento aggiunge fascino e spessore alla narrazione.
Numerosi riferimenti a filosofi e scrittori punteggiano il testo, arricchendolo di sfumature culturali e rivelando la solida formazione dell’autore. Questo intreccio di citazioni e riflessioni dona alla storia un respiro più ampio e stimolante, capace di parlare sia alla mente che al cuore.
Il finale, sorprendente e ben costruito, lascia una sensazione di appagamento e, al tempo stesso, di meraviglia. È una lettura consigliata: leggera ma non banale, ideale per staccare la spina e immergersi in una storia avvincente, colta e ricca di emozioni.
Mi è piaciuto. Lo tengo sul comodino e lo sto rileggendo.
La lettura che ne ha dato «il Gazzettino», pur con le migliori intenzioni, mi sembra riduttiva. C’è davvero di più e di meglio.
Molte pagine sono divertenti.
Acquistato per curiosità data la menzione d’onore al giallo festival, evento che seguo sempre con interesse da appassionato delle novità del genere.
Sono rimasto davvero piacevolmente sorpreso ed ho letteralmente divorato il libro in una nottata. È avvincente, denso di un’ ironia bonaria ma capace di essere pungente e sorprendentemente pieno di speranza. Complimenti davvero al concittadino pievese.
Ottimo libro, scorrevole e con un finale inaspettato che fa riflettere.Buona l’ idea della narrazione in prima persona dei vari protagonisti.